Dalle “Metamorfosi” di Ovidio
Mancavano tre notti perché la falce lunare si chiudesse in un cerchio perfetto.
Quando la luna rifulse piena e con tutto il fulgore del suo disco si rivolse verso la Terra, Medea uscì di casa indossando una veste sciolta, a piedi nudi e a capo scoperto, i capelli sparsi sulle spalle. (…)
Oh notte – invoca- fedele custode dei misteri, astri d’oro che a fianco della luna vi alternate ai bagliori del giorno; e tu, Hecate tricipite, che della mia impresa sei conscia eporgi aiuto agli incantesimi e all’arte dei maghi; oh Terra, che ai maghi procuri erbe prodigiose; oh voi brezze, venti e monti, voi, fiumi e laghi, dèi tutti dei boschi, dèi tutti della notte, voi tutti assistetemi!